5 Giugno 2025
Tra i 25 Cavalieri del Lavoro designati su decreto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in data 30 maggio c’è anche Claudio Descalzi. Dal 1981 in Eni, lavora inizialmente come ingegnere di giacimento, arrivando poi a ricoprire ruoli di crescente responsabilità che lo hanno portato a diventarne Amministratore Delegato nel 2014.
È lui, intuendo con lungimiranza le sfide sempre più complesse che di lì a breve Eni si sarebbe trovata ad affrontare, a promuovere la trasformazione del Gruppo nella global energy tech company di oggi, attiva in 64 Paesi con oltre 31mila professionisti: a guidare Eni la consapevolezza che la transizione energetica sia, prima di tutto, una transizione tecnologica e richieda quindi una forte capacità industriale e innovativa, accompagnata da una grande attenzione per la dimensione sociale.
Da qui gli investimenti in nuove tecnologie, anche e soprattutto proprietarie: soluzioni come l’idrogeno verde e per la cattura e l’immagazzinamento di CO2 che stanno dando un contributo concreto alla transizione energetica. In quest’ottica sono da leggere anche i progetti di riconversione delle raffinerie tradizionali in bioraffinerie che hanno aperto anche in Italia la produzione di biocarburanti derivanti da materie prime di scarto.
Con Claudio Descalzi, la produzione è aumentata dell’8% e la capacità di bioraffinazione è passata da 0,40 a 1,65 milioni di tonnellate l’anno. In questi anni a caratterizzare il percorso di trasformazione di Eni, basato su un approccio innovativo e distintivo, anche lo sviluppo di nuovi business e modelli di finanziamento che sono risultati determinanti sia nel rafforzare il portafoglio di innovazione che nell’allocare in maniera equilibrata ed efficiente le risorse.
Su proposta del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, di concerto con il Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, il Presidente della Repubblica ha conferito anche a Claudio Descalzi l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro riconoscendone il contributo in ambito industriale ed energetico per il Paese: l’onorificenza, istituita nel 1901, viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica a imprenditori italiani che si sono distinti nei cinque settori dell’agricoltura, dell’industria, del commercio, dell’artigianato e dell’attività creditizia e assicurativa.