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Adipec 2021: l’intervento dell’AD Claudio Descalzi

Usare ogni strumento, senza posizioni ideologiche, per decarbonizzare. È il messaggio lanciato dall’AD di Eni Claudio Descalzi, intervenuto nel corso dell’edizione 2021 di Adipec, l’Abu Dhabi International Petroleum Exhibition & Conference. “Sta iniziando un nuovo sistema energetico e bisognerà utilizzare ogni soluzione per ridurre le emissioni, dai bio carburanti al bio jet fuel, dall’idrogeno blu a quello verde, al Ccs (cattura e stoccaggio del carbonio)”, ha spiegato l’AD di Eni che, nel corso della tavola rotonda, si è espresso anche sulle iniquità provocate dalla transizione energetica che “procede in maniera differente tra le varie aree del mondo”. Ne risultano disparità rilevanti nei livelli di emissioni tra i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo. E “per questo è difficile trovare una visione comune”, ha fatto notare l’AD Claudio Descalzi: come dire ad esempio “ai Paesi africani in cui milioni di persone non hanno accesso all’elettricità di non usare il gas o gli idrocarburi” per crescere e svilupparsi?
Fondamentale quindi “dare a questi Paesi le tecnologie e i finanziamenti per poter investire e co-investire”: essere leader, come ha ricordato l’AD di Eni, significa “capire i bisogni degli altri, bisogna essere interessati all’altro”. La leadership dei Paesi sviluppati consiste dunque “nel riconoscere i bisogni dei Paesi più poveri con un mix energetico differente”: in questo senso “Europa, Stati Uniti, Cina e Russia devono muoversi velocemente e dare l’esempio”.
Inevitabile poi un commento sui risultati della Cop26. “L’utilizzo del carbone” come fonte energetica “è rimasto nell’agenda dell’India che ha deciso di diminuirne l’uso senza tuttavia eliminarlo dal proprio mix energetico”, ha ricordato in merito Claudio Descalzi. Sul petrolio invece “attualmente la domanda è superiore all’offerta” e quindi i prezzi salgono. Necessario dunque aumentare la produzione per far calare le quotazioni ma secondo l’AD di Eni se la domanda continuerà ad essere così forte occorrerà “uno sforzo ulteriore”: al riguardo “ci sono aree del mondo che possono dare le risorse per fare abbassare i prezzi come Stati Uniti, Medio Oriente e Africa del Nord”.

Stefano Borroni

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