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Africa: l’AD Eni Claudio Descalzi in Ghana per incontrare il Presidente

Energie rinnovabili, efficienza energetica, riforestazione e clean cooking sono alcuni dei temi affrontati dall’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi durante l’incontro dello scorso 3 ottobre con il Presidente del Ghana Nana Addo-Dankwa Akufo-Addo. Un’occasione non solo per fare il punto sui progetti e le attività di Eni nel Paese ma anche per parlare del ruolo di primo piano che il Ghana potrebbe ricoprire nell’ambito della partnership siglata recentemente dal gruppo con UNDP.

La cooperazione guarda all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU e al raggiungimento dei Sustainable Development Goals: l’interesse è rivolto in particolare all’SDG 7 per l’accesso all’energia sostenibile e pulita, all’SDG 13 per combattere il cambiamento climatico e all’SDG 15 per l’uso sostenibile dell’ecosistema terrestre. La prima delle iniziative avviate contempla la riduzione delle emissioni da deforestazione e degrado forestale (REDD+) attraverso l’implementazione di diverse attività comunitarie, finalizzate ad aumentare la produttività agricola, a introdurre sistemi di agroforestazione e a generare entrate da prodotti forestali non legnosi contribuendo alla diversificazione e allo sviluppo dell’economia locale.

“Oltre la metà dei nostri investimenti sono in Africa: contribuiscono a promuovere lo sviluppo locale e a incrementarne il potenziale” ha ricordato Claudio Descalzi sottolineando il valore della partnership con UNDP, la prima nel settore energia. E con questo spirito l’AD si è confrontato con il Presidente del Ghana, Paese in cui il gruppo ha già avviato diversi progetti per favorirne una crescita sostenibile.

Tra questi l’investimento da 7 miliardi di dollari nel progetto integrato OCTP, finalizzato a fornire al Paese volumi di gas stabili, sicuri, affidabili ed economici, che potranno alimentare le centrali elettriche del Ghana per oltre 20 anni: l’uso di gas domestico permetterà di limitare l’utilizzo di combustibile liquido, riducendo del 30% le emissioni di CO2, e di tagliare l’importazione di altro gas più costoso, la cui intera catena di valore si trova al di fuori del Paese. Non solo: il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha destinato oltre 15 milioni di dollari a un vasto programma di sostenibilità, con iniziative in ambito di accesso all’acqua, servizi sanitari, formazione e diversificazione economica. Sempre in Ghana Eni è impegnata anche nello sviluppo di progetti di energia solare: impianti off-grid in aree remote e impianti solari galleggianti.

Antonino Spano

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