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Claudio Descalzi: Eni cresce nell’eolico, acquisiti 13 campi in Italia

Lo ha definito “un importante passo in avanti nella nostra crescita nelle energie rinnovabili” l’AD Claudio Descalzi parlando dell’accordo sottoscritto da Eni con le società Glennmont Partners (“Glennmont”) and PGGM Infrastructure Fund (“PGGM”) per l’acquisizione del 100% di un portafoglio di 13 campi eolici onshore in Italia, con una capacità complessiva di 315 MW già in esercizio.
Il Gruppo diventa quindi uno dei principali operatori in Italia con 350 MW di capacità eolica installata nel Paese, inclusi i 35 MW già in corso di costruzione in Puglia. Il portafoglio acquisito nell’ambito dell’accordo si compone di 256 aerogeneratori entrati in esercizio tra il 2009 e il 2016 e localizzati in Sicilia, Puglia, Basilicata e Abruzzo: a garantire la continuità nella gestione degli impianti e l’ulteriore sviluppo del portafoglio un team di grande esperienza acquisito da Eni, come previsto nell’accordo.
L’operazione “ci porterà a raggiungere i 4 GW di capacità installata nel 2024, per poi arrivare a 15 GW nel 2030 e a 60 GW nel 2050 come previsto dalla nostra strategia”, ha spiegato l’AD Claudio Descalzi: “Da un lato cresciamo organicamente, grazie ai progetti che derivano dalle nostre partnership a livello domestico e internazionale e ai nostri sviluppi greenfield nei paesi di presenza upstream; dall’altro lato acceleriamo la crescita attraverso acquisizioni selettive in particolare nei paesi dove siamo presenti con un’ampia base clienti”.
L’acquisizione si inserisce nella più ampia strategia di integrazione tra capacità di generazione elettrica rinnovabile e la base clienti di Eni gas e luce. Il portafoglio in oggetto potrà coprire il fabbisogno di circa 200 mila famiglie italiane in un’ottica di energy management integrato.
“La crescita nelle rinnovabili, che con questa operazione ha già raggiunto oltre 1,3 GW di capacità installata e in costruzione, avverrà nel contesto di piena integrazione con il nostro business retail, generando un player unico, di grande valore ed elevato potenziale di sviluppo”: Eni, come rimarcato infine dall’AD Claudio Descalzi nel commentare la notizia, continua dunque “il proprio percorso verso la leadership nella produzione e vendita di prodotti decarbonizzati”.

Stefano Borroni

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