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Claudio Descalzi: Eni e Snam, accordo per l’avvio del primo progetto di CCS in Italia

L’AD di Eni Claudio Descalzi lo ha ricordato anche sottolineando il valore dell’accordo sottoscritto lo scorso 19 dicembre con Snam: “Oggi più che mai emerge l’esigenza di conciliare obiettivi di decarbonizzazione, sicurezza energetica e competitività, e fare sistema diventa prioritario”. In questa direzione guarda quindi l’impegno congiunto di Eni e Snam per lo sviluppo e la gestione della Fase 1 del Progetto Ravenna di cattura e stoccaggio della CO2 (CCS): come previsto, inoltre, dall’accordo le due realtà collaboreranno, in joint venture paritetica, portando avanti anche gli studi e le attività propedeutiche a successive fasi di sviluppo.

“La prima fase del Progetto Ravenna consentirà di ridurre le emissioni della centrale di Casalborsetti, avviando in Italia un progetto basato su un processo tecnologico maturo ed essenziale per il raggiungimento degli obiettivi climatici, complementare alle rinnovabili, all’efficienza energetica e alle altre leve disponibili, ed è centrale per evitare le emissioni di CO2 dei settori altamente energivori che al momento non hanno alternative tecnologiche per la decarbonizzazione”, ha spiegato l’AD Claudio Descalzi sottoscrivendo l’accordo insieme all’AD di Snam Stefano Venier: la CO2, una volta catturata, sarà convogliata verso la piattaforma di Porto Corsini Mare Ovest e infine iniettata nell’omonimo giacimento a gas esaurito, nell’offshore ravennate.

Il progetto rappresenta un tassello fondamentale per rispondere alle necessità di decarbonizzazione delle acciaierie, dei cementifici, delle industrie della ceramica e della chimica e più in generale dei settori “hard to abate” attraverso un processo tecnologico immediatamente disponibile, altamente efficiente ed efficace, che permette di valorizzare le infrastrutture e le competenze già presenti sul territorio. Le attività previste consentiranno di creare nuove opportunità di lavoro, con una stima complessiva di oltre 500 nuovi posti di lavoro in corrispondenza della sola prima fase del progetto. Non a caso, parlando dell’accordo l’AD Claudio Descalzi non ha esitato a definirlo “un esempio di eccellenza”, sottolineandone il peso nel “valorizzare le sinergie industriali

Stefano Borroni

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