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Claudio Descalzi: Eni nel primo trimestre 2023, focus sui risultati

Per Eni il 2023 si è aperto con “eccellenti risultati operativi e finanziari”: l’AD Claudio Descalzi ne ha sottolineato il valore con queste parole spiegando come siano stati conseguiti “nonostante l’indebolimento dello scenario, grazie alla solidità del settore E&P che evidenzia il recupero della produzione d’idrocarburi, e al risultato di assoluto rilievo del settore Gas/LNG”. Eni arriva al 31 marzo 2023 realizzando “€4,6 miliardi di utile operativo adjusted e €2,9 miliardi di profitti netti”, anche considerato “il contributo delle bioraffinerie e della rete commerciale e la continua crescita del settore Plenitude & Power”.

L’AD Claudio Descalzi, nell’analizzare la performance, si è soffermato anche sui “progressi sostanziali nell’attuazione della nostra strategia e del piano industriale” che sono stati compiuti nell’arco del trimestre: “Sustainable Mobility, il più recente esempio del modello satellitare Eni, è diventata operativa integrando l’attività in crescita della bioraffinazione e la estesa rete di vendita dei prodotti; la crescita nei biocarburanti sarà potenziata grazie all’accordo relativo alla bioraffineria di St. Bernard in Louisiana, il cui avvio è programmato a breve. Plenitude ha incrementato la capacità rinnovabile a 2,3 GW e sta procedendo come pianificato per raggiungere l’obiettivo annuo di oltre 3 GW, mentre Versalis ha appena finalizzato un accordo strategico per l’acquisizione del 100% di Novamont, leader nel settore della chimica verde”.

Traguardi raggiunti nell’ambito “del nostro percorso di decarbonizzazione”, accompagnati dall’impegno “nell’affrontare il tema della sicurezza energetica e accrescere la disponibilità di gas naturale”: l’AD in merito ha ricordato l’accordo “di vasta portata” definito nelle scorse settimane “con la società di Stato libica NOC per lo sviluppo delle Strutture A&E e abbiamo rafforzato la nostra posizione in Algeria attraverso l’acquisizione degli asset di bp”.

Ritornando ai numeri approvati lo scorso 28 aprile dal CdA di Eni, nel trimestre “il flusso di cassa rettificato prima dell’assorbimento di circolante è stato di €5,3 miliardi, ampiamente superiore al fabbisogno per gli investimenti organici pari a €2,2 miliardi e al pagamento dei dividendi”. L’AD Claudio Descalzi ha rimarcato come la disciplina finanziaria resti il “punto fermo della nostra azione” nonché “condizione imprescindibile per affrontare allo stesso tempo le sfide del mercato dell’energia e creare valore per i nostri azionisti”.

Tali risultati permettono a Eni di confermare le previsioni 2023: inoltre, ha aggiunto l’AD, “grazie alla solida posizione finanziaria e alle nostre flessibilità operative, siamo nella posizione di poter confermare alla prossima Assemblea annuale degli azionisti di maggio il piano già annunciato di incremento del dividendo 2023 a €0,94 per azione e l’avvio del programma di buy-back da €2,2 miliardi”.

Stefano Borroni

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