L’annuncio dell’approvazione dei Piani di Sviluppo di Northern Hub e Gendalo&Gandang da parte delle autorità indonesiane è arrivato lo scorso 26 agosto: l’AD Claudio Descalzi, nel sottolinearne il valore, ha spiegato che si tratta di “una tappa fondamentale verso la Decisione finale d’investimento per entrambi i progetti gas, in linea con la nostra strategia di decarbonizzazione e di sicurezza energetica”.
Lo sviluppo integrato dei due campi porterà a un nuovo polo produttivo, denominato Northern Hub, nel bacino del Kutei. Le autorità indonesiane hanno approvato anche il POD dei campi di Gendalo&Gandang (Ganal PSC). Eni stima quindi una significativa produzione di circa 2 BCF/d (miliardi di piedi cubi, circa 57 milioni di metri cubi/giorno) di gas e 80.000 barili/giorno di condensati nella regione dell’East Kalimantan, sia per il mercato domestico che internazionale, anche avvalendosi di sinergie con le strutture esistenti nell’area, come l’impianto GNL di Bontang e l’unità di produzione galleggiante (FPU) di Jangkrik.
Questi nuovi sviluppi, insieme a quelli in corso dei giacimenti di East Merakes e Maha, sono il frutto di una consolidata collaborazione con SKK Migas e avranno un forte impatto positivo sul local content, aumentando al contempo l’utilizzo della capacità disponibile dell’impianto di GNL di Bontang, oltre a garantire la fornitura di gas per il consumo interno.
“La creazione di un nuovo polo produttivo nel bacino di Kutei rappresenta un game changer per Eni in Indonesia. È il risultato di una strategia coerente che combina le nostre distintive capacità esplorative con l’acquisizione degli asset di IDD e Neptune. Questo ci garantisce oggi una forte leadership in un bacino di livello mondiale, vicino a infrastrutture esistenti e a mercati molto importanti”, ha evidenziato in merito l’AD Claudio Descalzi.
Eni ha ottenuto inoltre dalle autorità indonesiane un’estensione di 20 anni delle licenze IDD denominate Ganal e Rapak. Non a caso Claudio Descalzi ha definito “fondamentale” la partnership strategica con le autorità indonesiane “per raggiungere questi traguardi decisivi a pochi mesi dalla scoperta di Geng North e dal completamento dei processi di acquisizione di IDD e Neptune”.
Ma Eni guarda già oltre: nei prossimi 4-5 anni infatti ha in progetto di condurre una campagna di perforazione per valutare il significativo potenziale esplorativo near-field nei blocchi dislocati nel bacino di Kutei che ammonta a oltre 30 TCF (circa 860 miliardi di metri cubi) di gas e che è stato in gran parte de-rischiato dopo la scoperta di Geng North.
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