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Claudio Descalzi: la resilienza di Eni nei risultati operativi e finanziari del primo semestre 2023

L’AD Claudio Descalzi ne sottolinea la “resilienza” parlando della performance di Eni nel secondo trimestre 2023. Se “nel precedente e ben più positivo scenario era stata in grado di coglierne al meglio le opportunità”, quest’anno “in un contesto di mercato meno favorevole” è riuscita a raggiungere “traguardi finanziari positivi” e a realizzare “importanti progressi nella attuazione della propria strategia in tutti i settori di attività”.

Entrando più nel dettaglio, osserva l’AD, “l’utile operativo adjusted del secondo trimestre, pari a 3,4 miliardi di euro e che sale a 4,2 miliardi includendo il contributo delle JV/collegate, è stato trainato dai solidi risultati di una E&P in crescita e da un’altra eccellente performance di GGP”. Sustainable Mobility e Plenitude, anche in considerazione di uno scenario di mercato che ha condizionato la raffinazione e la chimica, “continuano a registrare crescita di utili e di capacità in linea con il piano e nonostante le volatili condizioni esterne”. Rilevante per Claudio Descalzi il flusso di cassa adjusted, pari a 4,2 miliardi di euro, ben superiore alle esigenze di finanziamento degli investimenti di 2,6 miliardi. “Nel primo semestre 2023, anche scontando il fabbisogno del capitale circolante, abbiamo ottenuto circa 3 miliardi di euro di flusso di cassa discrezionale, in grado di coprire quasi per intero l’esborso per il dividendo 2023. Le iniziative di trasformazione strategica che stiamo implementando stanno portando benefici ai nostri risultati, e il 2023 ha registrato ulteriori significativi avanzamenti”, spiega ancora l’AD.

Oltre a espandere la nostra capacità di bioraffinazione con la JV di Chalmette negli Stati Uniti e all’acquisizione di Novamont nella chimica verde, a giugno abbiamo annunciato l’acquisizione di Neptune Energy. Il portafoglio di Neptune, focalizzato sul gas, complementare a livello geografico/operativo a quello Eni e a ridotto profilo di emissioni operative, rappresenta una eccezionale combinazione rispetto ai nostri obiettivi di medio/lungo termine, e comporterà significativi benefici operativi e finanziari”: ogni iniziativa strategica promossa da Eni contribuirà “al conseguimento di quella forte progressione verso i risultati di cui ci siamo dati obiettivo nel piano” rimarca in merito Claudio Descalzi. D’altronde, specifica infine l’AD, “l’andamento del primo semestre dell’anno e il chiaro progresso dei nostri settori di attività, che porta a un miglioramento nella previsione dei risultati ad anno intero si confermano i solidi fondamentali sulla cui base corrispondere a settembre la prima rata trimestrale del dividendo annuo di €0,94 per azione, aumentato rispetto all’esercizio precedente, nonché proseguire il programma di riacquisto di azioni da 2,2 miliardi di euro avviato a maggio”.

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