Come ha sottolineato anche l’AD Claudio Descalzi, a determinare “gli eccellenti risultati del secondo trimestre ’25” è “la costante attenzione con la quale Eni continua ad attuare la propria strategia”. Presentati lo scorso 25 luglio, riconfermano la robustezza e la flessibilità del modello di business di Eni anche perché conseguiti in uno scenario di mercato ancora sfidante. “La rigorosa disciplina finanziaria, un portafoglio sempre più solido e il contenuto prezzo di pareggio dei progetti sostengono il modello assicurando una strategia di crescita autofinanziata. Al tempo stesso, continuiamo a generare valore per gli azionisti, con la più forte struttura patrimoniale mai registrata”, ha commentato l’AD.
Nonostante lo scenario prezzi e valutario sfavorevole, nell’arco del trimestre la crescita di Eni è proseguita in tutti i business. L’AD Claudio Descalzi è entrato nel dettaglio sottolineando il valore della performance: “Nell’ambito dei satelliti della transizione, abbiamo definito i termini per un investimento del 20% da parte di Ares in Plenitude come pure per costituire una nuova entità congiunta con GIP che gestirà il nostro business della CCUS. Nell’upstream, prevediamo in linea con i tempi programmati di lanciare il nuovo satellite con Petronas, che sarà focalizzato sulla valorizzazione delle risorse gas dei due partner in Indonesia/Malesia. Inoltre, l’attesa decisione finale di investimento del progetto Argentina LNG rappresenta un passo significativo nell’espansione del nostro business del GNL. Infine, abbiamo identificato ulteriori iniziative di cassa che nel complesso ci consentiranno di generare circa 3 miliardi di contributo alla nostra posizione finanziaria”.
La gestione industriale ha realizzato 2,7 miliardi di EBIT proforma adjusted, 1,13 miliardi di risultato netto adjusted e 2,8 miliardi di flusso di cassa operativo, superiore ai fabbisogni per gli investimenti di 2 miliardi. “Nonostante l’evoluzione sfavorevole del cambio EUR/USD, abbiamo mantenuto un rapporto d’indebitamento proforma estremamente contenuto a 0,10, limite inferiore dell’intervallo da noi dichiarato”, ha spiegato Claudio Descalzi. Sulla base di questi risultati, Eni può quindi rivedere al rialzo le previsioni per l’intero anno e confermare il piano di ritorni agli azionisti: “Guardando al futuro, riteniamo che la nostra solida posizione finanziaria, la strategia distintiva e differenziata e la capacità di rimanere flessibili e rapidi, continueranno a concorrere al nostro posizionamento ottimale per affrontare la volatilità di questa fase di mercato e per continuare ad assicurare competitivi ritorni ai nostri azionisti”.
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