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Eni con l’Italia per un futuro all’insegna dell’energia sostenibile

Lo scorso 11 maggio ho partecipato insieme al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni a “Eni con l’Italia”. Per me ha rappresentato l’occasione di incontrare un gruppo di giovani talenti del nostro Paese: ragazzi e ragazze che all’interno delle loro scuole, università e master ogni giorno portano a compimento i progetti formativi di Eni.

C’erano anche gli studenti della Scuola Enrico Mattei, pilastro importante per il futuro del nostro gruppo. Chi, come me, è chiamato a guidare grandi realtà attive e conosciute in tutto il mondo, come la nostra, credo abbia il dovere di incentivare il talento di questi ragazzi, che, in un domani non molto lontano, con il loro lavoro avranno il compito di scrivere la storia del panorama energetico nazionale e internazionale. Una responsabilità non da poco, che Eni sta affrontando in questi anni, caratterizzati da profonde trasformazioni per il nostro settore.

Di fronte a un’evoluzione così importante, bisogna riuscire a coglierne le opportunità; proprio come fece Enrico Mattei, quando, dovendo liquidare l’Agip, la trasformò in Eni. La risposta del nostro gruppo al cambiamento in atto è puntare sempre più sul proprio valore, cioè il mix di persone, tecnologie e competenze di cui dispone, sulla capacità di innovare e su una strategia sempre più incentrata sulla sostenibilità. Strada su cui nei prossimi quattro anni investiremo altri 21miliardi di euro e che va in quattro direzioni: l’attività di esplorazione e produzione di idrocarburi; la trasformazione dei settori della raffinazione e della chimica; la transizione energetica basata su gas e sviluppo di fonti rinnovabili; le persone, l’innovazione e le competenze. Senza rinunciare a progetti e senza tagliare in capitale umano, come hanno fatto altre realtà in risposta ai mutamenti del settore, ma continuando a investire in tecnologia e ricerca, anche in collaborazione con atenei italiani e internazionali come il MIT. L’obiettivo è arrivare a una maggiore efficienza energetica, puntando sul gas, la più pulita delle fonti fossili che insieme alle rinnovabili giocherà un ruolo fondamentale nella transizione verso un mix energetico a basso contenuto di CO2. E convertendo piattaforme in via di dismissione in nuovi laboratori di ricerca o centri di produzione di energia rinnovabile, come già fatto a Venezia con la bioraffineria. In vista c’è un obiettivo importante: raggiungere entro il 2020 in Italia i 220MW di energia prodotta da fonti rinnovabili. Una sfida che possiamo e dobbiamo vincere, per noi e per le nuove generazioni.

Antonino Spano

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