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Eni For Human Rights, l’impegno per il rispetto dei diritti umani: il focus dell’AD Claudio Descalzi

“È il momento di essere consapevoli che le sfide dell’attuale contesto globale possono essere affrontate e superate solo guardando al futuro, con la dignità di ogni essere umano come guida”: l’AD di Eni Claudio Descalzi introduce con queste parole “Eni For Human Rights”, il terzo rapporto presentato nei giorni scorsi in cui il gruppo fa il punto sui traguardi raggiunti sul fronte del rispetto dei diritti umani, l’approccio adottato e i prossimi obiettivi.
Il documento descrive l’impegno di Eni fornendo informazioni chiare e trasparenti: pubblicato per il terzo anno consecutivo, si ispira ai Guiding Principles delle Nazioni Unite (UNGPs), il framework globale creato per prevenire, affrontare e porre rimedio agli impatti negativi sui diritti umani connessi alle attività di business. “Per avere successo, ognuno di noi è chiamato a svolgere il proprio ruolo nel processo di transizione equa, mettendosi al servizio degli altri” ha sottolineato in merito l’AD Claudio Descalzi: allo stesso tempo “mentre il mondo continua a far fronte agli impatti del Covid-19, è essenziale che gli sforzi per sostenere la ripresa economica siano allineati con il percorso verso le zero emissioni”.
In “Eni For Human Rights” emerge dettagliatamente l’impegno del gruppo nel gestire le questioni relative ai diritti umani sia per quanto riguarda le relazioni con i dipendenti, le comunità locali, i fornitori e i partner commerciali che nelle attività di sicurezza. In queste aree Eni applica rigorose procedure di controllo al fine di prevenire le violazioni e porvi rimedio qualora dovessero verificarsi.
La solidità dell’approccio in materia di diritti umani è stata riconosciuta anche dal Corporate Human Rights Benchmark che nel 2020 ha classificato Eni al primo posto dell’indice (insieme a un’altra azienda di un diverso settore di business). È inoltre testimoniata dai risultati ottenuti in altre iniziative specifiche a cui Eni ha volontariamente partecipato facendo anche da apripista nel settore come la Workforce Disclosure Initiative. “Durante l’ultimo anno, abbiamo lavorato ancora più duramente per rendere i nostri obiettivi più forti, potenziando la strategia che porterà Eni a raggiungere la completa neutralità carbonica entro il 2050” ha ricordato infine l’AD Claudio Descalzi

Stefano Borroni

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