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IEA-COP26 Net Zero Summit: l’intervento dell’AD di Eni Claudio Descalzi

Per migliorare l’implementazione della transizione energetica non è sufficiente fissare target sempre più ambiziosi: secondo l’AD di Eni Claudio Descalzi fondamentale invece è “capire come raggiungere questi obiettivi e sviluppare piani concreti che coinvolgano soggetti pubblici, privati e investitori”. Lo ha sottolineato lo scorso 31 marzo intervenendo al panel “Catalysing Near-Term Implementation” nel corso dello IEA-COP26 Net Zero Summit: prima di “preoccuparsi della sicurezza del sistema energetico e della sua competitività” occorre innanzitutto “minimizzare l’impatto sull’ambiente”. Nel fare il punto sulla transizione energetica, l’AD Claudio Descalzi ha sottolineato come lo sviluppo di nuove tecnologie debba essere supportato da un contesto politico appropriato e da un sistema di incentivi funzionale a coprire le differenze di costo fra prodotti decarbonizzati e non. È necessario poi misurare e verificare i progressi fatti usando standard internazionali comuni e trasparenti: “Per fare questo abbiamo bisogno di considerare la velocità del percorso di decarbonizzazione ed avere un approccio neutrale alla tecnologia, che consenta di sviluppare ed applicare tutte le soluzioni disponibili in una prospettiva low carbon”. In tale prospettiva Eni ha definito un piano di lungo periodo in cui sono inclusi tutti questi aspetti: il raggiungimento della neutralità carbonica nel 2050, elemento chiave, “è un target, non una semplice aspirazione”. La decarbonizzazione, come specificato da Claudio Descalzi, è raggiungibile con tecnologie già in uso: le bioraffinerie, l’economia circolare, incluso il ciclo dei rifiuti, l’efficienza e le soluzioni digitali, l’integrazione di capacità rinnovabile, l’idrogeno verde e blu, la cattura della CO2.
“Il gas coprirà oltre il 90% della nostra produzione a monte entro il 2050”, ha aggiunto Claudio Descalzi ricordando come “per essere efficaci anche nel breve termine e coinvolgere tutti gli stakeholder su questi progressi” siano stati definiti anche obiettivi intermedi al 2030 ed al 2040. La definizione di un piano dettagliato, economicamente sostenibile e comprovato, l’adozione di standard internazionali per misurare i progressi raggiunti, la trasparenza nel diffondere risultati finanziari e non, con attenzione particolare a quelli ambientali: queste le priorità indicate dall’AD di Eni per accelerare nel percorso verso la transizione energetica e una crescita sempre più sostenibile a livello globale.

Stefano Borroni

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