Nuovo accordo Eni – CFS, Claudio Descalzi: “Insieme per rendere l’energia da fusione una realtà”

23 Settembre 2025

Eni consolida la collaborazione con Commonwealth Fusion Systems (CFS) avviata nel 2018 con l’obiettivo di portare una delle tecnologie più promettenti nella transizione energetica globale, l’energia da fusione, a diventare realtà “promuovendone l’industrializzazione per un futuro energetico più sostenibile”.

Lo ha ricordato l’AD Claudio Descalzi parlando del nuovo accordo che le due realtà hanno sottoscritto nei giorni scorsi: al centro del Power Purchase Agreement (PPA) del valore di oltre 1 miliardo di dollari c’è infatti l’acquisto da parte di Eni di energia elettrica decarbonizzata prodotta da ARC, il primo impianto a fusione nucleare su scala industriale da 400 MW che CFS sta realizzando nella contea di Chesterfield, in Virginia (USA), il cui allaccio alla rete elettrica è previsto all’inizio del prossimo decennio.

Per Eni, che dal 2018 investe in CFS mettendo a disposizione il proprio know-how tecnologico, si tratta di una nuova tappa: questo nuovo accordo rappresenta infatti un “impegno tangibile per l’acquisto di energia da fusione”, come ha spiegato l’AD Claudio Descalzi rimarcandone il valore, oltre a segnare “un momento di svolta in cui la fusione diventa una prospettiva industriale effettiva”. Questo è il secondo accordo di fornitura di energia che CFS ha firmato in tre mesi per la sua prima centrale a fusione su scala industriale in grado di immettere elettricità in rete. “In un contesto come quello attuale di crescente domanda di energia, Eni sostiene lo sviluppo dell’energia da fusione come nuovo paradigma energetico in grado di produrre energia pulita, sicura e virtualmente inesauribile”, ha ricordato infine Claudio Descalzi.