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Transizione e crescita economica: Claudio Descalzi alla prima conferenza di Confindustria Energia

Ne ha parlato anche l’AD Claudio Descalzi lo scorso 7 luglio alla I Conferenza Annuale di Confindustria Energia: per raggiungere i sempre più sfidanti obiettivi europei legati alla transizione energetica è fondamentale impegnarsi nel garantire la salvaguardia dell’occupazione e assicurare la forte competitività delle imprese. Il percorso che l’Italia ha intrapreso per disegnare un futuro sostenibile da un punto di vista ambientale, sociale ed anche economico riguarda infatti oltre un milione di posti di lavoro: la sfida oggi è riuscire a portarlo avanti in un contesto segnato dalla difficile congiuntura economica post-pandemica e su cui pesano anche gli stravolgimenti a livello geopolitico. In particolare per il mondo dell’energia significa rispondere alla necessità crescente di rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti senza arretrare negli obiettivi di sostenibilità.

È quanto si è cercato di approfondire nel corso del convegno “La sostenibilità della transizione energetica: equilibrio tra crescita economica e benessere sociale” a cui ha preso parte anche Claudio Descalzi, in programma presso la Sala Pininfarina, in Viale dell’Astronomia 30 a Roma. Nella lettura dell’AD di Eni è emerso il valore della diversificazione tecnologica: “Biocarburanti, cattura del carbonio, tecnologie ancora non esistono. Bisogna fare tutto. La transizione va assolutamente affrontata come una priorità ma oltre a lavorare per il futuro prossimo dobbiamo lavorare per il presente, perché senza la sicurezza energetica non ci sono attività fondamentali come la sanità, l’agricoltura, etc.”.

Impossibile però scindere la sicurezza energetica da quella climatica: “Nell’immediato non possiamo cambiare tutte le infrastrutture perché abbiamo risorse limitate, ecco perché è necessaria la decarbonizzazione. È quella la chiave”. Lo sguardo di Claudio Descalzi è andato ben oltre l’Italia e l’Europa: “Dal feedstock di arbusti che coltiviamo in terre desertiche arriveranno centinaia migliaia posti lavoro in Africa”, ha spiegato l’AD in merito alla materia prima di origine vegetale che Eni utilizza nella produzione di biocarburanti per non impattare sulle produzioni alimentari. Parole che indicano come ci sia un tema di “sostenibilità anche sociale” delle produzioni che è importante considerare.

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